Progenie Terrestre Pura «starCross» (2018)

Progenie Terrestre Pura «Starcross» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.07.2018

 

Visualizzazioni:
1651

 

Band:
Progenie Terrestre Pura
[MetalWave] Invia una email a Progenie Terrestre Pura [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Progenie Terrestre Pura [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Progenie Terrestre Pura [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Progenie Terrestre Pura [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Progenie Terrestre Pura

 

Titolo:
starCross

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Davide Colladon :: Guitars, Composition;
- Emanuele Prandoni :: Vocals, Lyrics;
- Fabrizio Sanna :: Bass, Production;

 

Genere:
Atmospheric / Industrial Black Metal

 

Durata:
26' 40"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
11.06.2018

 

Etichetta:
Avantgarde Music
[MetalWave] Invia una email a Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Avantgarde Music

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Progenie Terrestre Pura propongono a distanza di non molto dall’ultimo full lenght questo “StarCross”, Ep autoprodotto di cinque brani all’interno del quale la band sperimenta al meglio la propria interpretazione per un genere come quello del Black Metal industrial Atmosferico; ed in effetti il tutto prende corpo nel corso dell’ascolto per le più diverse similitudini che la band ama realizzare tra effetti di synth, arpeggi di chitarra e inevitabili sfuriate che però si amalgamano con annessi effetti caratteristici per l’appunto tipicamente industrial. Non ci si sente dunque spiazzati dall’Ep anche in considerazione del discreto contenuto del precedente disco, ma quasi a proprio agio se si considerano tutti i particolari richiami che la band realizza. Dopo lo strumentale “Chant Of Rosha” apre le danze al meglio “Toward A Distant Moon” con un’apertura in caratteristico assetto black metal all’interno del quali i corali sinfonici generano i giusti stacchi; anche “Toward Silhouette” offre un potente quando diversificato apparato strutturale che mai si lascia troppo influenzare dai prototipi per andare pur sempre alla ricerca del diverso e dello sperimentale; “The Greatest Lost” offre aperture sperimentali ma resta in qualche maniera ben radicata sul contesto black, generosamente ricco di effetti e di rumorosità tipicamente industrial che conducono al conclusivo “Invocat” all’interno del quale addirittura compaiono canti gregoriani. Un Ep discretamente concepito da destinarsi a coloro che preferiscono sonorità che si distaccano di tanto in tanto dal caratteristico black metal.

Track by Track
  1. Chant Of Rosha S.V.
  2. Toward A Distant Moon 70
  3. Toward Silhouette 70
  4. The Greatest Lost 75
  5. Invocat 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 07.07.2018. Articolo letto 1651 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.